Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di Tim, a capo della divisione Enterprise, punto di riferimento nazionale per la digital transformation, è il protagonista insieme a Carlo Mannoni, Direttore generale della Fondazione di Sardegna, dell’incontro “Innovazione: il futuro dell’Italia” che si svolgerà a Cagliari, venerdì 3 marzo, alle ore 18, nella ex Manifattura Tabacchi (sala esposizioni) in viale Regina Margherita 33 a Cagliari.

L’evento è realizzato da Opificio Innova, in collaborazione con Innois, la piattaforma per l’innovazione, le nuove tecnologie e il venture capital della Fondazione di Sardegna. Partner dell’evento sono StartupItalia e Banco di Sardegna.

Il talk, moderato dalla giornalista Chiara Trombetta (StartupItalia), rappresenta un momento di riflessione e di confronto sui processi di innovazione digitale in atto nel nostro Paese e la loro applicazione in tutti i campi, pubblico, privato e nella sostenibilità ambientale, anche alla luce degli obiettivi fissati dal PNRR e dalla nuova programmazione europea. La trasformazione digitale delle imprese e della pubblica amministrazione, del resto, è centrale per il Paese.

Sullo sfondo del confronto, il nodo della competitività del Sistema Italia e le sfide con gli altri player internazionali, un argomento assai caro a TIM che da anni è impegnata anche sui temi strategici dell’intelligenza artificiale, intesa come acceleratore dei processi tecnologici, della città smart e dei modelli di sviluppo ispirati all’etica in un equo rapporto tra uomo e macchina.

L’ingresso è libero e la partecipazione è gratuita.

Iscrizione: https://opificioinnova.it/evento-03-03-2023/

CHI È ELIO SCHIAVO > Laureato in economia e commercio presso la LUISS (110/110 cum laude), dal maggio del 2022 è responsabile di tutte le attività B2B/Enterprise (mercato pubblico e privato) del Gruppo TIM. Da novembre ricopre anche la carica di Amministratore Delegato di Noovle Spa (società del Gruppo TIM che eroga servizi Cloud).

Il suo percorso professionale è iniziato a Bruxelles dove ha operato come consulente (1988-1997) all’interno della Commissione Europea su progetti di sviluppo del settore privato prima in Europa e poi in Africa (Tunisia 1997-2000) come responsabile di un Fondo Europeo d’investimento per lo sviluppo delle piccole e medie imprese tunisine.  Durante lo sesso periodo (1997-2000) e’ stato Visiting professor presso l’università di Trento (Cattedra di Economia delle politiche Comunitarie). Nel 2000 inizia il suo percorso Corporate in Telecom Italia come co-founder e General Manager di un fondo di Venture Capital all’interno di Matrix (azienda di tecnologia controllata da Telecom Italia). Dopo due anni passa in Seat Pagine Gialle (altra società controllata al 100% da Telecom Italia) con la carica di Direttore di Business Development e sviluppo sinergie di Gruppo.

Nel 2003 riceve il primo incarico di Amministratore Delegato in Consodata Spa, società leader in Italia nel settore Big Data. Questo sarà il primo di 5 diversi assignments come Amministratore Delegato nel corso della sua carriera professionale. Nel 2007 diventa CEO di Katalog, Digital Media company basata a Istanbul (Turchia). Passa poi in UK (Londra – 2009) dove assume il ruolo di CEO delle Pagine Gialle inglesi, per poi assumere il prestigioso incarico di CEO di telegate AG (Munich – 2011), società quotata in Borsa in Germania, operante nel business delle Telecomunicazioni.

Dopo aver ricoperto questi 4 prestigiosi incarichi toccando i confini di 3 diversi continenti, nel 2014 affronta una nuova importante sfida: toccare un quarto continente (USA) ed entrare nelle fila dell’azienda più prestigiosa del mondo, Apple Inc., dove ricopre prima il ruolo di Enterprise Director dell’America Latina, per poi assumere la responsabilità di Capo delle Strategie ed infine fare il grande salto e diventare General Manager di tutta le Regione. Nel 2022 decidere di tornare a casa e lo fa con il primario desiderio di “to give back”, provare a restituire qualcosa, provare a fare qualcosa per il suo Paese e provare a farlo per l’azienda da dove è partito il suo percorso professionale e alla quale sente di dover restituire qualcosa. 

Condividici su