Si è chiusa con una mostra mercato dei prodotti identitari del territorio – base della dieta dei centenari d’Ogliastra – Festival della Longevità, una prima edizione che ha già messo in evidenza tutti quegli indicatori necessari per decretarne il buono stato di salute.

Nello spazio della Biblioteca di Perdasdefogu gli stand delle aziende raggiunte da tanti visitatori hanno messo in mostra i tesori dell’agroalimentare (Villagrande Prosciutti di Villagrande Strisaili; il Pastificio Sapori di Sardegna di Loceri; Il caseificio Chiai di Barisardo; l’azienda vitivinicola Vigna de’ Luceri di Loceri; Le tenute centu e prusu di Perdasdefgofu; La Delizia pasticceria di Perdasdefogu; il caseificio Hircus di Perdasdefogu; la società agricola Lai e Carta di Perdasdefogu; la Cantina Pranu Tuvara di Cardedu.

Stand anche di aziende di servizi come Sardinia E- motion di Ulassai; Fondazione Its Blue zone di Tortolì; Chintula servizi turistici di Urzulei. E la Regione Autonoma della Sardegna con l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio; l’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell’Ambiente della Sardegna (FoReSTAS).

VINCITORI DELLO SHOW COOKING

Intanto è stato Stefano Piliero, chef capo brigata (con gli studenti Massimo Pes, Michela Porcu, di Esterzili e Tortolì) a vincere lo show cooking, la manifestazione che durante la tre giorni del festival ha coinvolto professionisti e gli studenti (20 ragazzi in 4 brigate) dell’istituto tecnico professionale di Stato IANAS di Tortolì.

TORTOLI’ E PERDAS DA GUINNES

Teatro del Festival, i comuni di Tortolì e Perdasdefogu, due tra le località più longeve della regione, con Perdasdefogu che è addirittura risultata, nel Guinness dei Primati 2022, la comunità con la più alta concentrazione di centenari al mondo.

La domanda a cui tutti gli interventi hanno cercato di rispondere è perché proprio la regione dell’Ogliastra, con i suoi paesaggi incredibili di natura incontaminata, che tanto armoniosamente si collegano allo stile di vita slow, sia divenuta una delle aree al mondo con la più alta concentrazione di centenari e di ultracentenari (le altre regioni ad avvalersi dello statuto di Blue Zone sono le isole di Okinawa in Giappone e Ikaria in Grecia, la penisola di Nicoya in Costa Rica e la comunità di Loma Linda in California).

Una caratteristica che, oltre a essere oggetto di studi scientifici e sociali, ha peraltro un forte appeal internazionale, condizionando il marketing e la promozione di un territorio dalle enormi potenzialità e dai grandi margini di sviluppo su diverse direttrici, in primis sotto l’aspetto turistico-ambientale.

BILANCIO

Un’ottima affluenza di pubblico innanzitutto, equamente distribuito tra residenti dei due luoghi che hanno ospitando i principali appuntamenti, e di persone provenienti da altre località non solo isolane, ha decretato il successo di un festival dalla natura itinerante e che ha portato in Ogliastra e nel salto di Quirra studiosi ed esperti di prestigiose università e centri di ricerca.

Il programma poi ha saputo offrire vari momenti: convegni, seminari, uno show cooking trasmesso in TV, educational tour e una fiera-mercato.

Insomma una variegata offerta rivolta anche agli studenti sempre intorno ai segreti dell’elisir di lunga vita dell’appuntamento di tre giorni, organizzato dal Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, per indagare sulle cause genetiche e ambientali che rendono l’Ogliastra una delle cinque Blue Zone al mondo.

(Valeria Satta)

 

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