Con un doppio appuntamento, è ritornato a Tortolì il progetto “Ripuliamo il mare”. Promosso dall’associazione Il Triangolo, l’iniziativa intende educare i giovani al rispetto dell’ambiente, attraverso attività di pulizia delle spiagge, delle aree prospicienti le rive e, ovviamente, le acque. Ripuliamo il mare ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole e le nuove generazioni, ragazzi fino ai 16 anni, in un’azione di salvaguardia e tutela del territorio.

Domenica 19 settembre si è svolta una giornata di educazione ambientale con la raccolta dei rifiuti in spiaggia e in mare con i gommoni. L’evento ha coinvolto i ragazzi fino ai 16 anni si è svolto nella spiaggia de La Capannina ad Arbatax. Durante l’attività, i volontari hanno raccolto oltre un quintale di rifiuti.

“Di particolare importanza – evidenziano gli organizzatori – è proprio la pulizia di alcuni tratti di costa e delle acque che alla fine della stagione estiva risentono in modo sensibile della presenza dei turisti e dei bagnanti in quell’area. A farla da padrona è sempre la plastica ma ad invadere il mare c’è ormai di tutto: oggetti di ogni forma, materiale, dimensione, colore”.

Il progetto si inserisce nel quadro delle iniziative che in tutto il mondo vengono portate avanti per salvare gli Oceani. “Ripuliamo il mare” è un contributo alla campagna mondiale di salvaguardia dell’ambiente marino e delle nostre acque.

Lunedì 20 settembre, presso la sala convegni del consorzio industriale della provincia dell’Ogliastra, si si è svolto il convegno ambientale dal titolo: “Tra terra e mare: quale futuro turistico per l’Ogliastra?”. Dopo i saluti di Franco Ammendola (Presidente del Consorzio Industriale), sono intervenuti Francesco Lecis (naturalista), Elisabetta Mocci (Rete regionale per la protezione della Fauna Marina – Regione Autonoma della Sardegna), Mauro Carta (Associazione Blue Sardinia), Scilla Contu (docente dell’Istituto Nautico di Tortolì) e lo studente Andrea Piu.

Mocci nel suo intervento ha raccontato l’esperienza fatta sulla salvaguardia della nidificazione delle tartarughe e sulla tutela dei delfini, mentre Lecis ha illustrato le motivazioni dello stato di degrado del mare e il problema delle microplastiche. Mauro Carta, dal suo canto, ha lanciato l’idea di far diventare Tortolì piattaforma di collegamento fra il mondo associativo sul tema della tutela delle acque marine. Il giovane Andrea Piu, invece, ha raccontato e descritto la funzionalità di un drone marino in dotazione alla scuola al fine di monitorare i fondali marini.

Secondo un’indagine di Legambiente, infatti, su 93 spiagge monitorate in Italia sono stati trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. l’81% è rappresentato dalla plastica, seguita dal vetro e della ceramica, metalli, carta e cartone. Questi numeri testimoniano l’importanza della lotta all’utilizzo e alla dispersione nell’ambiente della plastica monouso.

Il progetto ha come partner l’associazione Blue Sardinia, le Acli provinciali di Cagliari, ITS Fondazione Blu Zone, l’istituto scolastico IANAS di Tortolì, Ogliastra Eventi, Il Consorzio Industriale della Provincia dell’Ogliastra e Matex Tv. 

 

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