Se per risolvere i problemi serve la denuncia di un giornale... |
Editoriale | |||
Scritto da Administrator | |||
Venerdì 10 Febbraio 2012 00:00 | |||
Ma tant'è, bisogna in qualche modo accontentarsi. Un intervento minimale e solo dopo le forti sollecitazioni seguite alla denuncia di Tortohelie che ha provocato il giusto allarme sociale. Poverini, devono aver dato fondo a tutte le loro risorse se si sono dovuti limitare al confinamento del capannone senza smaltire l'amianto e questo è strano se pensiamo che solo pochi anni fa la curia ha incassato dal comune di Tortolì, che per questo è sprofondato nel dissesto finanziario, oltre un milione di euro per l'esproprio delle aree ex pretura e poliambulatorio. Eppure la legge è chiara, se pagare era un obbligo per il comune di Tortolì, e quindi per i cittadini, anche la bonifica dall'amianto lo è, tanto più che il fine è la tutela della loro salute, argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti e a maggior ragione alla curia. Attendiamo quindi il completamento del lavoro e garantiamo ai tortoliesi che il loro giornale vigilerà, come sempre. Non possiamo però esimerci dal dare un giudizio su una vicenda che ha messo a nudo una delle (tante) disfunzioni del sistema. Se per intervenire su una situazione di così grave rischio per la salute e comunque di evidente inosservanza di norme prescrittive e se per mettere in moto il meccanismo dei controlli, come abbiamo denunciato più volte anche per il depuratore o per le discariche sparse nel nostro territorio è necessaria la forte e reiterata denuncia di un giornale, allora il sistema è malato. Lo è tanto più se il mancato pagamento di una multa, di una rata di mutuo o della Tarsu espone invece il cittadino al sequestro automatico della macchina o peggio al pignoramento della casa. La solita vecchia storia, un sistema forte con i deboli e debole con i forti.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 08 Febbraio 2012 16:20 |